| Ott 11, 2024

Nasce 4cAi e punta ad essere il riferimento italiano dell’Intelligenza Artificiale Applicata

Alessandro Renna, CEO di 4cAi, ci accompagna a scoprire il nuovo progetto che vuole fare la differenza in termini di qualità e affidabilità nel mondo dell’AI Applicata
di Mario Alberto Catarozzo, Direttore 4cPortal.ai

Abstract

Come nasce il progetto 4cAI, quali sono i suoi obiettivi e in cosa si differenzia dalle altre iniziative di mercato che affrontano il tema dell’intelligenza artificiale.

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Il Gruppo 4c, di cui è Founder e CEO, ha recentemente varato un rebranding che ha portato all’identificazione di quattro linee di business distinte. Accanto a 4cLegal, già nota per le sue soluzioni innovative nel settore legale, sono nate 4cFuture, dedicata alla sostenibilità, 4cBranding, dedicata alla comunicazione e al marketing, e 4cAi, dedicata all’intelligenza artificiale. Cosa ha spinto la creazione di 4cAi e quali sono i suoi obiettivi.

Credo che nel giro di poco tempo qualsiasi proposta di innovazione tecnologica dovrà basarsi su, o integrarsi con, l’intelligenza artificiale. La potenza di questa nuova tecnologia ha già cambiato il nostro modo di lavorare e pone sfide enormi dal punto di vista non soltanto operativo ma anche etico. Come Gruppo abbiamo sentito la necessità, e direi anche l’urgenza, di creare una nuova società che offrisse al mercato una visione dell’intelligenza artificiale olistica e complessiva, diventando un punto di riferimento autorevole per informarsi e formarsi sul tema, ma anche un partner concreto e responsabile per applicare questa tecnologia all’organizzazione e al business di enti, imprese e studi professionali.

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In un mercato saturo di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale, quali sono le caratteristiche distintive di 4cAi e qual è la sua value proposition nel mondo dell’AI, già così affollato?

4cAi condensa e armonizza competenze e know-how costruite in anni di lavoro e di confronto sui temi dell’innovazione. Quello che distingue 4cAi è certamente la sua visione dell’intelligenza artificiale applicata al business e all’organizzazione: il percorso che porterà alla piena ed efficace integrazione dell’AI nel nostro lavoro pone agli operatori grandi sfide di conoscenza, formazione e competenza, ma anche di evoluzione del mindset, di design di casi d’uso realmente utili e di concreta implementazione di soluzioni tecnologiche. Tutti questi passaggi non possono essere visti in modo separato uno dall’altro. In 4cAi li riteniamo fortemente interconnessi, e per questo abbiamo creato una proposta che è in grado di accompagnare le persone e le organizzazioni lungo tutto questo percorso, aiutandole a cogliere le opportunità dell’intelligenza artificiale in modo consapevole e molto pragmatico.

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Considerando le preoccupazioni etiche e di compliance legate all’uso dell’AI nel campo legale, come state affrontando queste sfide e quali misure avete implementato per garantire la conformità e la fiducia dei vostri clienti?

Le aree di attività di 4cAi che riguardano la consulenza e l’offerta di tecnologia sono state disegnate in modo da operare in piena compliance con le previsioni del GDPR, dell’AI Act e dei requisiti di cybersicurezza. All’interno del Gruppo 4c disponiamo di competenze eccellenti che insieme a consulenti di primo livello hanno svolto con noi attività di assessment sui servizi e costruito policy, procedure e presidi che soddisfano le richieste di un mercato giustamente attento ai temi di compliance.

Quanto alle implicazioni etiche, è molto difficile dire qualcosa di non banale. L’intelligenza artificiale condiziona, e in molti casi ridefinisce, le skill necessarie nel mondo del lavoro, crea una straordinaria efficienza facendo risparmiare tempo e soldi, si nutre di dati di ogni tipo che rielabora con una potenza fino a pochi mesi fa inimmaginabile, consuma quantità enormi di energia. È evidente che tutto questo pone grandi sfide di tipo etico: dobbiamo tutti insieme porci la domanda di come gestire gli impatti dell’AI sulle nostre vite e sul fondamentale bisogno degli esseri umani di vivere nella felicità e nella stabilità. L’indirizzo del Gruppo 4c è che l’intelligenza artificiale debba confrontarsi costantemente con i principi della sostenibilità e lavorare accanto e a favore delle persone. La sostenibilità è la cornice culturale ed etica in cui il Gruppo 4c ha scelto di muoversi, ormai da diversi anni: collocare le sfide dell’intelligenza artificiale in questo contesto è il nostro modo di affrontare la sfida senza precedenti che abbiamo davanti.

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In qualità di CEO di 4cAI, quali sono i prossimi passi che affronterete nel percorso di crescita e di sviluppo della Società?

Siamo molto concentrati sul posizionamento della nostra iniziativa. Abbiamo costruito una proposta solida e completa, che portiamo avanti con competenza e dedizione, e che ci vedrà lavorare insieme a partner di primo livello nell’ambito dell’Editoria, dell’Industria, della Consulenza e dell’Università. Il nostro obiettivo nelle prossime settimane è quello di presentarci al mercato in modo efficace e capillare, creando una community che lavori con noi per entrare nel futuro. Nei prossimi mesi consolideremo e svilupperemo proposte e soluzioni sempre più customizzate per i nostri clienti, dalle multinazionali alle pmi, dagli operatori pubblici agli studi professionali. Dopo molti mesi di lavoro ci sentiamo davvero pronti per giocare questa entusiasmante partita. E, soprattutto, siamo certi che sapremo fare la differenza in un mondo che necessita affidabilità, serietà e competenza.

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