APPROFONDIMENTI

| Mar 19, 2025

Come l’intelligenza artificiale ridefinisce il futuro dei trasporti

Una rivoluzione tra sfide legali e nuove opportunità
di Enrico Molisani, Partner di Wegal

Abstract

Il recente “Shipping, Transport & Intermodal Forum” di Rapallo ha posto l’Intelligenza Artificiale al centro del dibattito sul futuro dei trasporti marittimi. Il settore shipping sta attraversando una vera rivoluzione digitale: navigazione autonoma, manutenzione predittiva e ottimizzazione delle rotte stanno trasformando radicalmente l’industria. Ma questa evoluzione porta con sé nuove sfide: rischi cyber sempre più complessi, lacune normative nella transizione energetica e necessità di prodotti assicurativi innovativi. In questo articolo, una panoramica delle strategie e riflessioni emerse nel corso del Forum di Rapallo, con particolare attenzione alle implicazioni pratiche per operatori grandi e piccoli.

Il ruolo decisivo dell’intelligenza artificiale nel settore shipping & transport

Di recente presso l’Excelsior Palace di Rapallo si è svolto lo “Shipping, Transport & Intermodal Forum“, un punto di riferimento per il settore dei trasporti che annualmente offre un quadro aggiornato della sua evoluzione. Quest’anno il focus è stato sull’intelligenza artificiale con l’obiettivo di esplorare non solo le implicazioni legali, ma anche quelle assicurative, di cybersecurity e di tutti gli altri settori rilevanti.

Da tale dibattitto è emerso come l’IA stia trasformando radicalmente il mondo dei trasporti, aprendo scenari inediti e promettenti, ma anche nuove sfide.

Lo shipping, in particolare, sta vivendo una vera e propria rivoluzione, attraverso l’utilizzo di strumenti innovativi come la navigazione autonoma, la manutenzione predittiva e l’ottimizzazione delle rotte. Questa evoluzione si estende a tutta l’industria dei trasporti, con applicazioni che spaziano dalla gestione del traffico e della logistica alla sicurezza e alla mobilità sostenibile.

Relatori di spicco, quali esperti di diritto marittimo, assicurazioni e sicurezza informatica hanno animato il dibattito con interventi di grande spessore.

In tal senso, attraverso le voci dei vari professionisti, abbiamo affrontato i plurimi aspetti che circondano l’intelligenza artificiale, esplorandola sotto diverse angolazioni.

 

Digitalizzazione e rischi cyber: la sfida per il settore assicurativo

È stato sottolineato come l’IA sia diventata una tecnologia alla portata di tutti, con un impatto trasversale su ogni settore. L’intelligenza artificiale non è più una visione futuristica, bensì una realtà concreta che sta rapidamente guadagnando terreno in diversi ambiti, incluso quello legale. Tuttavia, un aspetto critico è il fenomeno delle “allucinazioni” dell’IA, in cui l’algoritmo, basandosi su associazioni statistiche di parole presenti nel Web, può fornire soluzioni non accurate rispetto al contesto specifico. Per mitigare tale rischio, è fondamentale che le organizzazioni sviluppino e implementino basi di dati interne, alimentate con modelli e informazioni specifiche appartenenti alla struttura. Ciò non toglie che le aziende che non abbracciano l’IA rischiano di rimanere indietro rispetto alla concorrenza.

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È stato evidenziato come la digitalizzazione, se da un lato offre nuove opportunità (ad esempio l’utilizzo nel porto di Rotterdam di tool di IA volti ad identificare l’ETA delle imbarcazioni), dall’altro espone le aziende a rischi cyber sempre più complessi. La digitalizzazione dei trasporti ha portato con sé una maggiore interconnessione tra i sistemi, aumentando la superficie di attacco per i criminali informatici. L’IA è una tecnologia potente che può essere utilizzata per scopi malevoli, come ad esempio l’esecuzione di attacchi cyber particolarmente pericolosi. Le aziende devono essere consapevoli di questi rischi e adottare misure di sicurezza adeguate a proteggere i propri dati e sistemi.

Infatti, la grande sfida del mercato assicurativo e riassicurativo è quella di coprire tali rischi legati all’intelligenza artificiale attraverso prodotti assicurativi ad hoc o tradizionali.

È stato invitato il settore assicurativo ad affrontare l’evoluzione tecnologica che l’IA porterà con sé. L’obiettivo per il futuro è quello di far sì che l’IA si rivolga non solo alle grandi imprese, ma anche alle realtà più piccole. Per mitigare l’incertezza, si sta assistendo ad una crescente adozione di clausole contrattuali che definiscono in modo esplicito la copertura assicurativa per sinistri Cyber e crimini correlati all’IA. Sebbene al momento tali clausole siano ancora poco comuni, rappresentano un passo importante verso una maggiore chiarezza e protezione nel settore assicurativo.

L’IA è vista come un’alleata preziosa, una forza trainante di una nuova rivoluzione industriale. In questa era, la macchina non sostituisce l’uomo, ma apre la strada ad un modo di lavorare inedito. Questa trasformazione non può essere ignorata: possiamo anticiparla, plasmandola attivamente, oppure subirla, rimanendo ancorati ad un modello di lavoro obsoleto e inadeguato ai tempi, ostacolando così la nostra stessa evoluzione. Un recente studio dell’Università Bocconi ha evidenziato come l’IA stia trasformando il claims management, consentendo una gestione più rapida ed efficiente dei sinistri. Inoltre, sarà possibile elaborare un numero maggiore di richieste in tempi ridotti, passando da un processo tradizionale ad uno automatizzato che integra informazioni su assicurati, reclami e garanzie.

 

Navigazione sostenibile: l’urgenza di un quadro normativo aggiornato

La transizione energetica nel settore marittimo, pur auspicabile e necessaria, si scontra con una serie di criticità normative che ne ostacolano la piena realizzazione. In primo luogo, emerge una significativa lacuna nella regolamentazione internazionale: la Convenzione del 1992, che disciplina la responsabilità civile per inquinamento navale, non contempla i carburanti alternativi, creando un vuoto normativo che genera incertezza e difficoltà nell’attribuire responsabilità. Il fallimento della ratifica della Convenzione HNS ha ulteriormente aggravato la situazione, lasciando il mercato assicurativo e armatoriale privo di regole uniformi e favorendo il fenomeno del forum shopping. In secondo luogo, l’introduzione di normative come l’ETS e la FuelEU ha reso più complessi i contratti di noleggio navale, richiedendo clausole contrattuali chiare e precise che tengano conto delle diverse variabili e dei possibili ritardi nella chiusura dei conti. Infine, il rapido sviluppo del mercato dell’eolico offshore si scontra con la mancanza di una definizione legislativa per le turbine eoliche galleggianti, il che impedisce di definire chiaramente le responsabilità, le coperture assicurative e le garanzie ipotecarie. È quindi urgente un intervento legislativo a livello internazionale e nazionale per colmare questi vuoti normativi e garantire una transizione energetica sicura e sostenibile nel settore marittimo.

In conclusione, l’Intelligenza Artificiale (IA) sta determinando una trasformazione significativa nei trasporti, generando sia opportunità innovative che sfide complesse. Si rende pertanto indispensabile una collaborazione sinergica tra imprese, istituzioni governative e il settore assicurativo, al fine di affrontare le problematiche emergenti e garantire un’implementazione responsabile ed etica dell’IA.

L’IA, in quanto strumento di potenziale impatto trasformativo, richiede un’attenta governance e un impegno collettivo volto a massimizzarne i benefici per l’intera collettività. La sua capacità di influenzare l’evoluzione del settore dei trasporti è subordinata alla nostra abilità di gestirne lo sviluppo in modo ponderato e lungimirante.

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